Gli accordi sono un insieme di tre o più note ad altezza differente, suonate però contemporaneamente.
Risulta evidente che non tutti gli strumenti permettono di suonare accordi, strumenti come il violino, il cello e altri strumenti appartenenti alla loro stessa famiglia riescono a suonare accordi.
La chitarra è lo strumento di eccellenza per suonare accordi.
Il pianoforte, invece, è adatto a suonare accordi in quanto è possibile suonare con una mano determinate note e con l’altra accompagnare la musica con una melodia.
Con il pianoforte si riescono ad ottenere fino ad 88 suoni, tutti contemporaneamente.
Quali note formano un accordo?
Prendiamo d’esempio una scala di Do maggiore (Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si).
Dunque se vogliamo formare un accordo avremo bisogno di 3 note, ossia 3 gradi di una scala:tonica, mediante e dominante. Quindi se si vorrà costruire l’accordo di Do maggiore, si cercheranno le 3 note della scala corrispondente; in questo caso si avrà: Do, Mi e Sol.
Che differenza c’è tra un accordo maggiore e un accordo minore
Con una descrizione superficiale, si può descrivere un accordo minore come un suono sofferente rispetto all’allegorico suono dell’accordo maggiore.
Gli intervalli tra i gradi rilevano la differenza. A decidere “decide” se l’accordo è maggiore o minore è il la mediante.
Tra un grado e l’altro di una scala sappiamo c’è una distanza, chiamata intervallo, che può essere più o meno grande. L’intervallo è misurato in toni o semitoni, dove 2 semitoni corrispondono a un tono. Infatti, la definizione di scala è una vera e propria ” successione ordinata di toni e semitoni”. Per fare un esempio, tra Do e Re abbiamo un tono (2 semitoni), e tra Do e Do# abbiamo un unico semitono.
Questa è una breve introduzione al mondo degli accordi. Suonare Accordi non è semplice, infatti esistono molti corsi su Internet per imparare a suonare la chitarra o altri strumenti musicali, logicamente si dovrà partire dalle basi per poi proseguire con le esecuzioni di brani sempre più complicati.