I Guns’n Roses, gruppo leader del movimento Glam Metal tanto in voga alla fine degli anni ’80, si presentarono al pubblico con un album di esordio pari ad una bomba atomica, e con soli tre album stravolsero il panorama musicale mondiale, per poi sparire nel nulla. La band rispecchia alla perfezione le caratteristiche del genere, esaltati dalla cultura dell’eccesso e del superfluo; musicalmente, però, sono piuttosto orecchiabili, per cui gli risultò piuttosto facile attrarre anche chi fino a quel momento era fuori da questo movimento.
L’esordio “Appetite for Destruction” è sicuramente uno dei lavori meglio riusciti di tutti gli anni ’80, ed il successo commerciale fu immediato e di livello planetario; il merito va dato sia alla carismatica voce, sia alla presenza del leader Axel Roses, ma anche, e direi soprattutto, alla capacità del chitarrista Slash di tirar fuori riff originalissimi ed allo stesso tempo orecchiabili: è sicuramente la chitarra la vera protagonista dell’album. Il successo del gruppo ebbe anche il merito di sdoganare definitivamente il genere Glam Metal al grandissimo pubblico.
Quattro anni dopo arrivò il lavoro successivo, ma tanta attesa fu soddisfatta e con gli interessi: “Use Your Illusion” è un album diviso in due volumi, e per entrambi il risultato è veramente eccezionale: la voce di Axel Rose acquista ancora più personalità, Slash tira fuori altri ottimi riff di chitarra a getto e, tanto per fare felici tutti, sono presenti anche delle straordinarie ballate. Il gruppo, per quanto discusso dagli appassionati dei generi estremi del rock, ha acquistato una indiscutibile credibilità sia di critica sia di pubblico.
Tanto improvvisa fu l’ascesa, però, quanto rapido il calo. Dopo il doppio “Use Your Illusion”, il gruppo fece uscire un solo altro album da studio (“The Spaghetti Incident”), tra l’altro composto da cover punk rock e per giunta bruttino; dopo questo arrivò lo scioglimento.
Slash, col bassista Duff McKaegan ed il batterista Matt Sorin, dopo aver fatto una valanga di progetti paralleli di poco interesse, fondarono i Velvet Revolver, un gruppo discreto, ma troppo legato a quelle sonorità ungerground che ai giorni nostri non suscitano più molto interesse. Le infinite voci e tentativi di rifondazione ebbero la loro realizzazione nel 2008, con “Chinese Democracy”; in realtà del gruppo storico sono rimasti Axl Rose e, in parte, il tastierista Dizzy Reed. Ora, normalmente queste reunion sono un fallimento a priori; in questo caso, pur essendo lontanissimi dall’aver fatto un album buono, i Guns sono riusciti a fare quanto meno un album: mi limito a dire che ho visto reunion peggiori. Tornare ai fasti del passato è impensabile e, onestamente, fuori luogo; per quanto riguarda la loro discografia, però, bisogna dire che nel loro piccolo i Guns’ n Roses hanno fatto veramente tanto.