Quello dei cartomanti potrebbe essere il lavoro del futuro? Per trovare una risposta a questa domanda ci si potrebbe affidare a un servizio di cartomanzia, ma – al di là delle facili battute – quel che è certo è che la crisi economica sembra aver dato una notevole accelerata a questa fetta di mercato: insomma, sono sempre di più gli italiani che si cimentano nella lettura dei tarocchi al telefono. Da un lato, c’è chi ha bisogno di consigli, di suggerimenti, di conforto e di speranza, e quindi fa riferimento ai sensitivi con l’illusione di trovare una risposta ai propri problemi; dall’altro lato c’è chi – in maniera totalmente lecita e legittima, sia chiaro – coglie questa occasione al volo per dedicarsi alle consulenze telefoniche, magari offrendo un servizio di cartomanzia low cost.
Secondo i dati forniti dal Codacons, dieci anni fa gli italiani che si rivolgevano ai cartomanti e ai maghi almeno una volta all’anno erano non meno di dieci milioni, e tutto lascia pensare che questo numero sia notevolmente aumentato negli ultimi tempi: tredici milioni di persone, secondo le stime più recenti, optano per i cartomanti per conoscere il proprio futuro a proposito del lavoro, dell’amore o dei tradimenti potenziali del proprio partner. Insomma, nel nostro Paese una persona su cinque sceglie un mago per trovare speranza e conforto.
Non solo consulti di cartomanzia a basso costo e rassicurazioni a proposito del futuro, comunque: sono numerosi i giocatori che cercano un supporto tra i lettori di carte e i presunti sensitivi per sapere quali numeri giocare al Lotto. Nel momento in cui la crisi economica diventa più insistente e pericolosa, in effetti, pare che l’uomo della strada diventi ancora più dedito al gioco dell’azzardo: un controsenso, almeno da un punto di vista razionale, e non è un caso che gli esperti parlino di Gratta e Vinci e lotterie come di una vera e propria tassa sull’ignoranza.
Ma, d’altro canto, affidarsi alla fortuna e alla buona sorte invece di risparmiare è un atteggiamento che tutto sommato si può comprendere, soprattutto se si tiene conto della sfiducia verso la quotidianità che attanaglia chi è disoccupato o chi, semplicemente, non ha un lavoro gratificante o soddisfacente dal punto di vista economico. Si spiega anche così la tendenza sempre più diffusa a contattare i cartomanti: come se prevedendo e conoscendo il futuro si avesse, in qualche modo, la possibilità di intervenire per cambiarlo (ma, a quel punto, le profezie dei maghi e dei lettori di tarocchi si rivelerebbero non veritiere, in un corto circuito decisamente particolare).
Perché, allora, non trasformare la cartomanzia stessa in un’opportunità di lavoro? Non c’è bisogno di studiare o aver studiato né di essere qualificati, e non ci sono albi o ordini professionali: si tratta, per di più, di una mansione che può essere svolta da casa, al telefono, secondo gli orari che si desiderano. Un’occasione da non sottovalutare, magari più redditizia di un qualunque altro lavoretto part-time: l’importanza è farsi conoscere e promuovere la propria attività per attirare clienti in cerca di consulenze.