La storia della sedia affonda le sue radici in un passato lontano. Quella che intendiamo noi oggi, con seduta e schienale per una sola persona, fino al 15° secolo era un oggetto destinato solo al clero e agli aristocratici, simbolo di potere assoluto.
Sedersi “da soli”
Nell’antico Egitto, così come nelle civiltà assira, greca e romana, sedersi da soli era una prerogativa di chi rappresentava il potere divino in terra. Sono proprio gli antichi Egizi a tramandarci i modelli precursori delle sedie moderne. Sono stati trovati esempi in una tomba della Valle dei Re, ma anche raffigurazioni nei monumenti di Ninive, la capitale dell’Assiria.
Gli Egizi usavano costruire le loro sedute in ebano e avorio e decoravano i piedi con figure di animali o schiavi. Anche presso il Partenone è possibile vedere un modello di sedia dell’epoca su cui è seduto il dio greco Zeus. Al tempo degli antichi romani, la seduta prende il nome di sella curulis ed era un sedile a forma di X che, già all’epoca, era pieghevole. In realtà non avevano fatto altro che copiare un modello di scranno etrusco. L’epoca cristiana, invece, vedrà la nascita della sedia gestatoria ossia il trono papale mobile.
Anche nel Medioevo la sedia era riservata ai potenti e la dimostrazione ci arriva da un bellissimo esemplare conservato presso il museo Arcivescovile di Ravenna: la sedia in marmo di Massimiano (250-210), arcivescovo della città.
Sedute per comuni mortali
La storia della sedia va avanti in modo abbastanza stabile fino al 1400, periodo in cui si avrà una vera e propri evoluzione di questo complemento d’arredo, trasformandolo in un oggetto indispensabile e unico. I designer si sbizzarriranno e nasceranno tutti i modelli possibili e immaginabili di seduta, dalle sedie ufficio a quelle da salotto, dalle sedie cucina a quelle per sale d’attesa. Nell’era moderna, i modelli che ancora oggi fanno parte degli studi di architettura e interior design, si possono contare sulle dita di una mano come, ad esempio, la poltrona LC2 di Le Corbusier del 1928, estremamente innovativa per l’epoca; la sedia Thonet S32 di Marcel Breuer del 1929, la cui linea si riscontra tutt’ora in diversi luoghi; la sedia Series 7 di Arne Jacobsen del 1955 innovativa all’epoca perché impilabile, originale e comoda nel presente e nel futuro; la sedia Navy 1006 Emeco del 1944 che, realizzata per la Marina Militare Statunitense, è entrata a far parte degli arredi di moltissime case, anche moderne.
Si tratta di un complemento d’arredo importante e insostituibile cui sono stati dedicati dei musei. In Italia ce n’è uno ben fatto a Goito, in provincia di Mantova: è molto interessante da visitare e si possono scoprire delle vere curiosità.